"Pirati dei Caraibi – La vendetta di Salazar" è stato “trafugato” da un gruppo di hacker e rischia di finire in rete prima dell'uscita ufficiale. E non sarebbe il solo...
Grosso guaio a Topolinia: stando alle dichiarazioni di Bob Iger, amministratore delegato della Walt Disney Company, fantomatici hacker hanno “piratato” uno dei blockbuster più attesi della stagione, ovvero Pirati dei Caraibi – La Vendetta di Salazar, minacciando poi di renderlo di pubblico dominio ben prima dell'uscita ufficiale in caso di mancato pagamento del riscatto richiesto. Riscatto che in questo caso non sarebbe in dobloni e pietre preziose bensì in bitcoin, moneta virtuale nata nel 2009 e sempre più usata in virtù della propria non tracciabilità.
O la borsa o la vita.
La richiesta degli hacker è chiara: o il deposito di Paperone si apre e soddisfa le loro richieste oppure il film con Johnny Depp e Javier Bardem, la cui uscita è prevista il 24 maggio, verrà reso disponibile in rete, pubblicato a “rate” di venti minuti ciascuna. E Pirati dei Caraibi non sarebbe l'unico bottino dei corsari digitali: voci non confermate dicono che un altro tesoro caduto nelle grinfie dei pirati (questa volta informatici) sia Cars 3, sequel di uno dei maggiori successi Pixar dello scorso decennio, in uscita a fine giugno negli Stati Uniti.
La richiesta degli hacker è chiara: o il deposito di Paperone si apre e soddisfa le loro richieste oppure il film con Johnny Depp e Javier Bardem, la cui uscita è prevista il 24 maggio, verrà reso disponibile in rete, pubblicato a “rate” di venti minuti ciascuna. E Pirati dei Caraibi non sarebbe l'unico bottino dei corsari digitali: voci non confermate dicono che un altro tesoro caduto nelle grinfie dei pirati (questa volta informatici) sia Cars 3, sequel di uno dei maggiori successi Pixar dello scorso decennio, in uscita a fine giugno negli Stati Uniti.
“Occhio ai gioielli, tesoro”.
Così, mentre la voce di qualche settimana fa che voleva trafugata una copia lavoro di Star Wars - Gli Ultimi Jedi si è poi rivelata infondata, ora la Disney si trova nella scomoda posizione di scegliere se cedere al ricatto e pagare o di vedere diffusa in “anteprima gratuita” una delle pellicole di maggior richiamo al botteghino. E gli hacker non scherzano: il mese scorso vennero presi d'assalto i server di Netflix. La società si rifiutò di pagare e si ritrovò in rete quasi tutta la quinta stagione inedita di “Orange Is The New Black”.
Così, mentre la voce di qualche settimana fa che voleva trafugata una copia lavoro di Star Wars - Gli Ultimi Jedi si è poi rivelata infondata, ora la Disney si trova nella scomoda posizione di scegliere se cedere al ricatto e pagare o di vedere diffusa in “anteprima gratuita” una delle pellicole di maggior richiamo al botteghino. E gli hacker non scherzano: il mese scorso vennero presi d'assalto i server di Netflix. La società si rifiutò di pagare e si ritrovò in rete quasi tutta la quinta stagione inedita di “Orange Is The New Black”.